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Corriere del Trentino del 31 marzo 2024 – DIRIGENTI SANITARI: IL CONTRATTO CONTRO LE CRITICITÁ

03 Apr 2024

Il 12 marzo alcuni rappresentanti dell’Intersindacale dell’area dirigenziale della sanità hanno incontrato l’assessore Mario Tonina. È stata l’occasione per rappresentare la necessità di superamento delle criticità della sanità provinciale. Criticità da tempo individuate nelle modalità e condizioni di lavoro, nello stress in parte legato all’orario, nel confronto tra attività ospedaliere e territoriali, nei rapporti tra Sistema sanitario provinciale e Scuola di Medicina di Trento, nella crisi di alcuni settori quali radiologia, medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione.

 

Il rinnovo del contratto utile per superare le molte criticità

I rappresentanti dell’Intersindacale hanno espresso il parere che il rinnovo del contratto di lavoro, attraverso un adeguamento sia giuridico sia economico, risulta essere centrale per il superamento delle criticità. Nell’immaginario collettivo il rinnovo del contratto di lavoro si ritiene intervenga prevalentemente nel ridefinire, migliorandola, la parte economica che, in un contesto stabile, si adegua con accettata lentezza.

Questo è vero solo in parte.

Negli ultimi anni molti aspetti sono cambiati: la pandemia e le guerre ai confini dell’Europa hanno disegnato nuovi scenari e nuove aspettative. Pensiamo a lavoro agile, telelavoro, smart working e altre modalità che un tempo non c’erano. Il rinnovo del contratto di lavoro si identifica quindi e sempre più frequentemente con la possibilità di ottenere nuove opportunità, non per forza economiche, attraverso miglioramenti della parte normativa. Pensiamo ad esempio alla diversa prospettiva che riveste il tempo libero per il lavoratore; momento non più riservato a rispondere quasi esclusivamente ai propri interessi o bisogni ma, sempre più frequentemente, con modalità tutte nuove, coinvolge i propri cari, siano essi figli, genitori o compagni ai quali riservare maggiori spazi di condivisione del tempo. Se consideriamo che il 50% della dirigenza medica è rappresentato da donne riusciamo ancor meglio a cogliere l’importanza di opportunità contrattuali flessibili, come può essere il contratto part-time. Ecco allora che il rinnovo del contratto di lavoro assume una nuova dimensione: non più un fatto individuale per il lavoratore che, permeando uno spazio collettivo, assume un ruolo sociale nuovo in grado di ridisegnare, rinnovandolo, lo spirito di servizio degli operatori sanitari. Uno spirito di servizio che, superata l’idea novecentesca della «missione», offre una nuova chiave di lettura coerente con i mutamenti che la società propone e, spesso, impone.

Con simili premesse la sottoscrizione, nel gennaio scorso, del contratto nazionale dei dirigenti dell’area sanitaria, relativo al triennio contrattuale 2019/2021, ha affrontato la componente normativa con aperture nuove, prima fra tutte l’esigibilità e la chiarezza delle norme contrattuali prevedendo l’eliminazione delle formule «di norma» e «di regola» spesso sfruttate per consentire interpretazioni sfavorevoli ai lavoratori. Altri aspetti importanti sono stati introdotti sia per le carriere — il dirigente deve avere un incarico dopo 5 anni — sia per la sede di lavoro — il dirigente lavora ed è reperibile nel presidio di assegnazione stabilito dal contratto — sia per l’orario eccedente — che potrà essere recuperato — sia per l’organizzazione del lavoro con la predisposizione, da parte del primario, del programma delle attività mensile dell’unità operativa in base al personale disponibile.

Così a livello nazionale, e in Trentino?

L’ultimo contratto sottoscritto fa riferimento al triennio 2016/2018, ritardo che penalizza non solo i dirigenti che lavorano in sanità ma, considerato il suo significato più ampio, sta anche limitando le potenzialità che il rinnovo potrebbe rappresentare per il datore di lavoro — Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari — e, per il prioritario ambito di intervento che rappresenta, per tutta la comunità trentina. Il rinnovo del contratto si inserisce nel futuro dibattito che coinvolgerà molteplici aspetti: l’abrogazione della Legge provinciale n. 16 del 2010 (Tutela della salute in provincia di Trento) sostituita da una nuova norma, con la riorganizzazione del Servizio Sanitario Provinciale, la modifica della ragione sociale dell’ente aziendale che dovrà integrare la Scuola di Medicina e, da ultimo ma non ultimo, la valorizzazione del territorio. Sfide che nel loro insieme ridisegnano la sanità provinciale per le quali i dirigenti dell’area sanitaria, con le altre componenti professionali sanitarie, rappresentano interlocutori privilegiati sia nella prospettiva progettuale, sia nella fase applicativa; sottovalutare tali potenzialità o, ancor peggio, rinunciarvi potrebbe rappresentare un grave errore strategico. A breve le organizzazioni sindacali saranno chiamate all’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale per dare l’avvio al confronto con la parte datoriale finalizzato per il rinnovo del contratto 2019/2021. L’auspicio è che non si riproponga la modalità subita con il recente rinnovo del 2016/2018: un estenuante confronto che ha portato a un semplice adeguamento a quanto già contrattualmente stabilito a livello nazionale, diritti del contratto nazionale che sono stati spesi a livello locale come generosa concessione di supposti privilegi. I sindacati favoriranno la più ampia collaborazione a patto che sia garantita ed espressa, nella definizione dei modelli e della conseguente produzione normativa, quella «autonomia» alla quale, nel recente confronto tra le parti, si è rinunciato avvilendo così la possibilità di innovazione, specificità, peculiarità indispensabili per realizzare le aspettative della comunità trentina. L’assessore Tonina ha colto con immediatezza quanto è stato rappresentato aprendo uno spazio di confronto sincero e leale che per troppo tempo è mancato. Se il buon giorno si vede dal mattino…

 

Luca Filetici (Aaroi Emac)

Marco Scilieri (Anaao Assomed)

Fulvio Campolongo (Anpo Ascoti – Fials Medici)

Sonia Brugnara (Cimo Fesmed)

Giorgio Temporin (Fassid Fvm)



2024-03-31-Corriere-del-Trentino-Rinnovo-CCPL-img.pdf